Vi siete mai chiesti a cosa serve leggere tanti libri, se poi ne dimentichiamo in gran parte il loro contenuto? Molti potrebbero rispondere, giustamente, che non è vero, perché tutto ciò che leggiamo (e non solo, ovviamente) viene immagazzinato nella nostra mente, in una sorta di deposito. Il meccanismo cerebrale è molto più complesso, naturalmente. Ma per comprenderlo in modo facile e naturale, non c’è nulla di meglio di un racconto allegorico.
Il brano sotto riportato è una storiella piuttosto nota, dal sapore vagamente Zen, che spiega in modo efficace perché è necessario leggere molti libri, anche se riteniamo di dimenticarne il contenuto. Non è certo una dimostrazione scientifica, tutt’altro! Ma spiega un concetto difficile in modo semplice e intuitivo.
Un giorno, un giovane allievo si rivolse al suo Maestro di vita, un vecchio saggio che sapeva molte cose del mondo.
«Ho letto molti libri» esordì rattristato «ma ho dimenticato la maggior parte del loro contenuto. Allora, dimmi: qual è lo scopo della lettura?»
Il Maestro non rispose.
Dopo qualche giorno, mentre lui e il giovane stavano seduti vicino a un fiume, porse al ragazzo un vecchio setaccio, sporco e bucherellato che aveva portato con sé e lo pregò di prendergli dell’acqua dal fiume.
Il giovane si stupì: era una richiesta illogica. Tuttavia, non volendo contraddire il suo Maestro, prese il setaccio e provò a compiere diverse volte l’assurdo compito.
Ogni volta che tirava su l’acqua dal fiume, non riusciva nemmeno a compiere un passo, che il setaccio si era già svuotato.
Tentò molte volte, ma per quanto si sforzasse di essere più veloce, l’acqua continuava a passare attraverso i fori e si perdeva immediatamente.
Alla fine, triste ed esausto, si sedette accanto al Maestro e si scusò.
«Maestro, ti chiedo perdono, ho fallito. Non sono riuscito a portarti l’acqua con quel setaccio».
«Non hai fallito» rispose il vecchio sorridendogli e prendendo in mano il setaccio. «Guardalo adesso: è come nuovo. Tutta quell’acqua lo ha ripulito filtrando dai buchi».
Posò il setaccio e si apprestò a concludere la sua lezione di vita.
«Quando leggi dei libri accade la stessa cosa: tu sei come il setaccio e loro sono come l’acqua del fiume. Non importa se non riesci a trattenere a memoria l’acqua che essi fanno scorrere in te, poiché i libri, con le loro idee, emozioni, sentimenti, conoscenza, verità, puliranno la tua mente e il tuo spirito e ti renderanno una persona migliore e rinnovata».