Bias di ottimismo

Il bias di ottimismo è una tendenza cognitiva per cui le persone sovrastimano le probabilità che accadano eventi positivi e sottostimano le probabilità che accadano eventi negativi, sia nella loro vita personale che in generale.

In altre parole, è la tendenza a credere che eventi positivi sono più probabili per noi rispetto agli altri.

Questo bias si manifesta in diversi contesti e può influenzare le decisioni e i comportamenti degli individui in vari modi.

Ecco qualche esempio di come si manifesta il bias di ottimismo.

Salute e benessere

Le persone spesso credono di essere meno a rischio di malattie rispetto agli altri, anche quando i dati oggettivi non supportano questa convinzione.

Finanze

Gli individui tendono a pensare che avranno più successo finanziario rispetto alla media, ignorando potenziali rischi economici o difficoltà finanziarie.

Carriera

Si pensa frequentemente di avere maggiori probabilità di ottenere promozioni o successi professionali rispetto ai propri colleghi.

Relazioni

Gli individui spesso credono che le loro relazioni personali e matrimoniali siano più stabili e durature rispetto a quelle degli altri.

Le ragioni alla base del bias di ottimismo possono includere:

Motivazioni psicologiche

L’ottimismo può migliorare il benessere emotivo e motivare le persone a perseguire obiettivi difficili.

Esperienze passate

Le esperienze positive possono rafforzare l’aspettativa che tali eventi si ripetano.

Meccanismi di difesa

L’ottimismo può servire come meccanismo di difesa contro ansia e stress.

Sebbene l’ottimismo possa avere effetti benefici, come il miglioramento della salute mentale e della resilienza, può anche portare a decisioni non realistiche e a una sottovalutazione dei rischi reali. Essere consapevoli del bias di ottimismo può aiutare le persone a prendere decisioni più equilibrate e informate.

Facciamo un esempio molto concreto e piuttosto diffuso: pianificare la costruzione di una casa

Scenario

Marco decide di costruire una casa e fa un piano dettagliato. È convinto che la costruzione richiederà 6 mesi e costerà 100.000 euro. Marco basa questa convinzione sulle sue aspettative ottimistiche, senza considerare adeguatamente i possibili imprevisti.

Bias di ottimismo

Tempistiche

Marco non considera la possibilità di ritardi dovuti a maltempo, problemi con i permessi, ritardi nella consegna dei materiali o difficoltà nella coordinazione dei vari appaltatori. In realtà, il progetto finisce per richiedere 9 mesi.

Costi

Marco sottovaluta i costi aggiuntivi come spese impreviste per materiali extra, costi di manodopera aggiuntivi per ore straordinarie, o problemi non previsti come riparazioni necessarie a causa di errori durante la costruzione. Alla fine, il costo totale si avvicina ai 130.000 euro.

Impatto del bias di ottimismo

A causa del bias di ottimismo, Marco ha fatto una previsione troppo rosea sia sulle tempistiche che sui costi del progetto. Questo ha portato a stress finanziario e logistico, poiché si è trovato a dover gestire più spese e un periodo di costruzione più lungo di quanto avesse pianificato. Se Marco avesse considerato una stima più realistica, includendo un margine per imprevisti, avrebbe potuto prepararsi meglio per affrontare le sfide che sono emerse durante la costruzione.